Arlecchino maschera portachiavi in cartapesta
Realizzato e colorato a mano presso la nostra bottega di via Giuseppe Verdi, questo manufatto su un nostro disegno e calco, uno dei nostri articoli storici. I materiali impiegati sono carta e colla.
Portachiavi Filistrucchi regali per Natale
Come regalo natalizio abbiamo creato le maschere portachiavi di Arlecchino, Pulcinella, Larva,e Scaramuccia che sono maschere che identificano sia la commedia dell’arte sia il nostro mondo teatrale. Questi nostri prodotti sono manufatti che possono essere utilizzati come portachiavi o semplicemente possono essere attaccati alla borsa o come accessori per cappelli e braccialetti.
Lavorazione a mano
La lavorazione artigianale è la classica della cartapesta che eseguiamo nella nostra bottega impiegando carta, colla e colore e passione.
Le maschere portachiavi hanno un apposito anellino per potere attaccare le vostre chiavi. Il prodotto è marchiato Filistrucchi ed è venduto in un sacchetto di raso.
La maschera da Arlecchino è disponibile anche in formato grandezza naturale art MXCP001 e formato più piccolo da collezione. art. MXCP001S
Siamo sempre a Vostra disposizione
Per ogni necessità o suggerimento in merito al prodotto e alla sua applicazione non esitate a contattarci, siamo a Vostra disposizione. Se non riuscite a trovare i manufatto artigianale che più desiderate siamo a Vostra disposizione per aiutarvi. Potete richiedere un consiglio contattandoci o dalla sezione apposita del sito o tramite telefono al +39 0552344901.
Anche su WhatsApp
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Maschera in cartapesta da Arlecchino
La maschera in cartapesta da Arlecchino è un manufatto interamente realizzata e colorata a mano presso la nostra bottega di Via Giuseppe Verdi a Firenze. La maschera è realizzata su nostro disegno e calco. E’ uno dei nostri articoli storici che è stato ideato anche per rendere omaggio ad uno dei personaggi simbolo della commedia dell’Arte. Per realizzare questo manufattto utilizziamo carta e colla. E’ disponibile anche il formato più piccolo da collezione. art. MXCP001S
Arlecchino, alcuni cenni storici
Si può definire in una fase dell’evoluzione del nome di Arlecchino rievocando i diavoli-buffoni Herlequins del teatro medioevale francese. Per quanto riguarda l’etimologia del nome si possano fare varie ipotesi: da Hennequin, conte di Boulogne, la cui morte avrebbe dato origine a leggende di diavoli; dalla saga di Erl-Koenig re degli Elfi; da una saga dell’Asia orientale Erlik-Khan; dall’anglosassone Hellecin razza d’inferno; infine Herculinus, ricordando che Ercole era un personaggio comico, rivestito di pelle a brandelli e armato di bastone.
Nella commedia dell’arte
Nella commedia recitava la parte del secondo Zanni, dal Veneziano Giovanni figura della commedia dell’arte che impersonificava il servo. Era semplice e rozzo proveniente dalla campagna che portava nella vita della città la bestialità e la forza della natura. La parlata era bergamasca.
Il costume
L’abito era di cenci rivestito di toppe di colore diverso poste a caso; La maschera nera ispida e orribile aveva due forellini per gli occhi; aveva un cappellino a due punte che poi si trasformo in feltro, che portava sopra a una calotta aderente al capo; aveva con se uno zampetto o un codino di coniglio o di lepre.
Martinelli e Biancolelli
L’attore Tristano Martinelli (1557-1630) creò la maschera di Arlecchino. L’attore Domenique Biancolelli (1636-1688) conferì la celebrità definitiva alla maschera rendendo il personaggio dotato di finezza e arguzia. Fu’ stilizzata la parlata e la mimica caratterizzandolo con una straordinaria agilità acrobatica. Cambiò anche il costume che diventò un’elegante vestito a losanghe colorate disposte ordinatamente.