Cenni storici della bottega
Sorse nell’allora via del Fosso, così chiamata a ricordo di un fossato adiacente ad un tratto della prima vecchia cerchia muraria comunale. La bottega è attigua al retro della chiesa cinquecentesca di Niccolò di Bari detta del Ceppo,
La bottega è rimasta immutata attraverso i secoli, resistendo a ben due alluvioni che la sommersero il 3 Novembre 1844 ed il 4 Novembre 1966.
Contesto storico
Nacque nel momento storico in cui Firenze era governata da Cosimo III de’ Medici. Il barbiere, a quel tempo, era anche parruccaio, speziale, “cava-denti”, flebotomo, profumiere, acconciatore e truccatore sia per donna che per uomo.
Era questa l’epoca nella quale la parrucca, lascito del ‘600 ed accessorio in crescente evoluzione, veniva usata da nobili, dame, cavalieri e servitori. Basti ricordare “Figaro” il più celebre barbiere di tutti i tempi per avere un’idea storica del lavoro in quel periodo.
Contemporaneamente la necessità di “trasformarsi” per le crescenti esigenze sceniche, dette alla Bottega un’impronta teatrale.
Alcune collaborazioni con teatri fiorentini
Già il teatro di quell’epoca vide la presenza di Filistrucchi nei maggiori teatri italiani e in tanti spazi scenici fiorentini. Alcuni di questi spazi sono ormai “perduti” o trasformati dal tempo. Quali ad esempio: il Teatro del Cocomero divenuto nel 1859 Teatro Niccolini, il Teatro di Borgognissanti nell’omonima strada, il Teatro della Quarconia (Nazionale) in via dei Cimatori, il Teatro Politeama poi Teatro Comunale, il Teatro Pagliano oggi Teatro Verdi (a due passi dalla Bottega), e più avanti ancora: il Teatro della Fiaba, il Teatro di via Laura demolito nel 1959 sede fino a questa data del Centro universitario Teatrale che vide muovere i primi passi dei giovani: Alfredo Bianchini, Franco Zeffirelli, Paolo Poli e tanti…
Dai primordi dell’attività, fino ad oggi, la Bottega ha fornito e fornisce parrucche e trucco a Compagnie ed Artisti ospiti del magnifico Teatro della Pergola:…
Ermete Zacconi, Eduardo de Filippo, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Romolo Valli, Alberto Lionello, Rossella Falk, Giorgio De Lullo… Non ultima ci piace ricordare la “Accademia dei Piccoli” fondata da Tea De Seras e Dino Parretti.
Alcune collaborazioni con teatri nazionali e internazionali
Tanti ancora sono i teatri importanti che hanno visto la presenza di Filistrucchi dietro le quinte: il Teatro alla Scala, il Teatro Comunale di Firenze e di Bologna, il San Carlo, La Fenice, il Petruzzelli, lo Stabile di Genova, il Piccolo di Milano, il Teatro Pavarotti-Freni di Modena. Ed ancora il Metropolitan Opera di New York e l’Opera di Boston. Molte e svariate sono state le grandi personalità del teatro drammatico, musicale e della danza, insieme a meno conosciute “Filodrammatiche” e giovani promesse che in tanti anni sono passate dalla Bottega che troppo sarebbe elencarle tutte.
Tra i più celebri Cantanti Lirici ricordiamo:
Maria Callas, Renata Tebaldi, Fedora Barbieri, Tito Gobbi, Alfredo Kraus, Mario Del Monaco, Piero Cappuccilli, Luciano Pavarotti… e altri, con i quali è nata anche un rapporto di autentica amicizia quali: Ettore Bastianini, Renato Bruson, Gino Bechi… e più avanti…: Aldo Reggioli, Paolo Washington… che anche fuori dalla scena solevano frequentare la Bottega quale luogo di ritrovo per continuare a parlare di spettacolo e non solo di quello. Quest’usanza è tuttora mantenuta.
Fin dal primo Maggio Musicale Fiorentino, inaugurato il 23 aprile 1933 con Nabucco, Filistrucchi collaborò con i più famosi registi e figurinisti (De Chirico, Maccari, Casorati…) nell’allestimento di sontuosi spettacoli. Ricordiamo “Sogno di una notte di mezza Estate” allestito nella magnifica cornice del giardino di Boboli nel ’33, “I Giganti della Montagna” sempre in Boboli nel “Maggio” del ’37, “Armida” (M.M.F. 1952) con Maria Callas scene e costumi di Alberto Savinio (De Chirico). La sontuosa “Aida” del 1969 con figurini del Principe Enrico D’Assia, “Orfeo” di Monteverdi musicato da Luciano Berio, con scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, allestito nel cortile di Palazzo Pitti e poi in Piazza Santo Spirito. Non ultima la collaborazione con Franco Zeffirelli nell’allestimento della sua indimenticabile “Traviata” del 1984.
Nel 1936 troviamo l’opera della ditta Filistrucchi al Teatro Regio di Parma con Andrea Chenier, Le Astuzie di Bertoldo (di Luigi Zancarini e O. Luccarini su musiche di Luigi Ferrari Trecate), Carmen, Aida, Francesca da Rimini, Maria Egiziaca e Gianni Schicchi.
Il cinema e la televisione ieri
Col sorgere delle prime produzioni cinematografiche, Filistrucchi collabora con gli stabilimenti di Rifredi. Questi furono i primi veri stabilimenti cinematografici in Italia e la bottega collabora per “Frate Francesco” interpretato da Alberto Pasquali nel 1926.
Nel 1934, sorti gli stabilimenti di Tirrenia voluti da Gioacchino Forzano, lavora alla realizzazione di numerosi film. Ad esempio “Campo di Maggio”, “E’ sbarcato un marinaio” con Amedeo Nazzari e Doris Duranti, “II Pirata sono io” con Erminio Macario. “La congiura de’ Pazzi” con Paolo Stoppa, “il Signor Bonaventura” di Sergio Tofano con Paolo Stoppa e Silvana lachino. Già nel periodo ante-guerra troviamo Filistrucchi a Cinecittà, nel ’41 con “La cena delle beffe” di Alessandro Blasetti.
Il cinema e la televisione oggi, alcune collaborazioni
Il lavoro di Filistrucchi nel mondo del cinema e della televisione continua tutt’oggi lavorando con famosi registi e attori quali ad esempio Takeschi Kitano in “La Storia di tre Città” dove Kitano interpretava il ruolo di Niccolò Macchiavelli girato nel 2001 tra Firenze e Roma per la TBS giapponese.
Nel 2001 e poi nel 2003 Filistrucchi collabora con Brando Quilici per il trucco ed effetti speciali nei due documentari su Ötzi, l’uomo di Similaun (“The Mistery of the Iceman” e “Iceman: Hunt for a Killer”) per Discovery Channel. Collaborazione che nel 2011 si rinnova per il terzo film per la National Geografic.
Si ricorda la collaborazione con Alberto Angela in occasione del documentario su Bernini, Borromini e Van Wittel per “Ulisse, il piacere della Scoperta” dove ricrea, l’immagine iconografica di questi grandi artisti.
Musei delle cere
Filistrucchi collabora anche con importanti Musei delle Cere per la realizzazione di parrucche barbe e baffi, ricreando minuziosamente le acconciature di personaggi storici del passato, nonché quelle di personaggi moderni più famosi.
La produzione della bottega
La produzione artigianale non è rivolta solo al mondo dello spettacolo ma è specializzata anche nel settore protesico per soggetti tricolesi; ovvero nei casi ove ci sia necessità di applicare parrucche, posticci e simili a seguito di calvizie, traumi o cicli di cura che generano mancanza pilifera. Vengono eseguiti lavori su misura per ogni tipo di esigenza, usando capelli naturali italiani accuratamente selezionati e materiali di prima qualità, ricreando con meticolosa cura tipicamente artigiana, la perfetta riproduzione dell’originale.
La biblioteca Filistrucchi quale fonte di studio
Dopo attente ricerche nella propria biblioteca, una delle più complete del settore, vengono riprodotti vari tipi di parrucche storiche, parrucche d’epoca, eseguite con gli antichi sistemi di lavorazione artigianali, parrucche per bambole antiche, collaborando sempre più spesso con musei, antiquari, restauratori, manifestazioni, corteggi e rievocazioni storiche.
L’archivio storico della bottega
Nel corso della sua storia lavorativa, la bottega ha prodotto e ricevuto le più svariate tipologie di documenti.
Figurini, bozzetti, lettere autografe di celeberrimi registi, figurinisti, attori, cantanti…, unitamente a foto, libretti di sala, rassegne stampa e tanto altro. Questi documenti assieme a stumenti di lavorazione (alcuni antichi) e parrucche realizzate costituiscono l’Archivio Storico della Bottega.
Un Archivio unico nel suo genere che copre una arco temporale che va dalla fine ‘800 ad oggi. Esso racconta non solo la storia della bottega ma anche la storia del teatro oltre che a testimoniare, in molti casi, la vita personale di tanti artisti famosi e meno noti.
L’archivio è censito all’interno del progetto degli “Archivi della moda del ‘900” assieme a quelli di Fondazione Emilio Pucci, Fondazione Gianfranco Ferré, Museo Salvatore Ferragamo e molti altri. Tale progetto è elaborato dall’Associazione Nazionale Archivistica Italiana e promosso dalla Direzione Generale degli Archivi.
La Soprintendenza Archivistica per la Toscana, in una sua lettera protocollata, esorta e “raccomanda di continuare a conservare con cura l’archivio [Filistrucchi] perché costituisce un importante documentazione dell’attività manifatturiere fiorentina”. Un archivio che deve essere sempre più promosso tutelato e salvaguardato.
L’inventariazione dell’archivio
Grazie all’interessamento e al fantastico lavoro svolto da OMA, Associazione Osservatorio Mestieri d’Arte è stato possibile inventariare in modo semi-analitico l’archivio della bottega e condizionarlo. Il lungo lavoro di inventariazione è stato svolto in modo amorevole e minuzioso dalla dottoressa Monica Gallai. Dall’inventariazione e condizionamento dell’Archivio, OMA ha organizzato, promosso e realizzato la mostra “Zeffirelli Filistrucchi, Memorie di un sodalizio artistico”. La mostra è stata curata da Monica Gallai assieme a Gabriele e Gherardo. Per maggiori informazioni sull’archivio Filistrucchi questo è il link dal nostro sito
Il Trucco, la cosmesi e i truccatori
Negli ultimi quarant’anni l’arte del trucco, settore in continua evoluzione e complemento indispensabile alla perfetta “illusione scenica”, ha visto i truccatori della Bottega all’opera i tutti i campi del settore dello spettacolo quali la televisione, la fotografia, la moda, con sempre nuove e affinate tecniche ed effetti speciali. Nel trucco, quale metamorfosi scenica, l’equipe Filistrucchi opera sia direttamente che attraverso consigli ed insegnamenti in ogni settore di questa particolare arte. È possibile trovare da Filistrucchi una vasta gamma di prodotti da trucco per qualsiasi necessità. Nel trucco “estetico” inteso anche quale correzione e copertura di imperfezioni della pelle, (couperose, angiomi, cicatrici ecc.) vengono garantiti eccellenti risultati finali, derivati sia dalla alta qualità dei prodotti che dal semplice sistema di applicazione. In questo settore Filistrucchi collabora con varie strutture ospedaliere. Riviste specializzate e scuole si avvalgono sempre più frequentemente della professionalità della Bottega e dei suoi truccatori.
Riconoscimenti
La Bottega è stata insignita da Unioncamere del titolo di “Impresa Storica d’Italia” ed è inserita nel “Elenco delle attività storiche” istituito dal Comune di Firenze, quale negozio e antica attività di rilevante interesse storico, artistico e tipologico. La bottega fa parte quale socio costituente dell’Associazione Esercizi Storici Fiorentini.
A Filistrucchi è stato inoltre conferito, dalla Camera di Commercio di Firenze il titolo di “Maestro Artigiano Toscano”. Titolo che lo qualifica, nel suo settore, quale docente dell’artigianato artistico.
Bottega Scuola
Filistrucchi è anche Bottega Scuola riconosciuta dalla Regione Toscana (n°BS0983) per la formazione professionale di studenti.
L’antica tradizione parruccaia unita al trucco, ha tramandato attraverso i secoli, di generazione in generazione, gli antichi segreti del mestiere, che assieme ai più nuovi e moderni ritrovati, consente oggi di garantire, in un’epoca di massificazione industriale, risultati di ALTA QUALITÀ ARTIGIANALE.