Arlecchino tra storia e curiosità

Maschera da Arlecchino realizzata a mano in cartapesta art MXCP001

La celebre maschera della Commedia dell’Arte.

Si può definire una fase dell’evoluzione del nome di Arlecchino rievocando i diavoli-buffoni Herlequins del teatro medioevale francese. Per quanto riguarda l’etimologia del nome si possono fare varie ipotesi: da Hennequin, conte di Boulogne, la cui morte avrebbe dato origine a leggende di diavoli; dalla saga di Erl-Koenig re degli Elfi; da una saga dell’Asia orientale Erlik-Khan; dall’anglosassone Hellecin razza d’inferno; infine Herculinus, ricordando che Ercole era un personaggio comico, rivestito di pelle a brandelli e armato di bastone.
L’origine di questa maschera si perde nella notte dei tempi. Già Dante lo cita nella Divina Commedia dandogli il nome di Alichino un demone che appare nel XXII canto dell’inferno assieme a una schiera di demoni (Barbariccia, Ciriatto, Bicocco, Graffiacane, Rubicante ecc.)  a guardia dei malversatori immersi nella pece bollente. Alichin non si tenne e, di rintoppo a li altri, disse a lui: «Se tu ti cali, io non ti verrò dietro di gualoppo, ma batterò sovra la pece l’ali. Lascisi ’l collo, e sia la ripa scudo,a veder se tu sol più di noi vali». La stessa maschera seicentesca evoca in maniera abbastanza evidente il ghigno nero del demonio.
Nella commedia recitava la parte del secondo Zanni, dal Veneziano Giovanni, figura della commedia dell’arte che impersonificava il servo. Era semplice e rozzo proveniente dalla campagna, che portava nella vita della città la bestialità e la forza della natura. Infatti un particolare che accomuna tutti gli Zanni della Commedia dell’Arte è lo spirito villanesco, piuttosto arguto, come il seicentesco Bertoldo di Giulio Cesare Croce, ma più spesso sciocco, ovvero quello del povero diavolo. La parlata era bergamasca.
L’abito era, di cenci, rivestito di toppe di colore diverso poste a caso; La maschera nera ispida e orribile in ricordo della sua origine di demone malvagio, accentuata ancor più da due forellini per gli occhi; aveva un cappellino a due punte che poi si trasformò in feltro, che portava sopra ad una calotta aderente al capo; aveva sempre con se uno zampetto o un codino di coniglio o di lepre.
L’attore Tristano Martinelli (1557-1630), il più celebre degli Arlecchini, sviluppò la maschera di Arlecchino alla Corte del Duca di Mantova, che l’aveva in simpatia tanto da nominarlo capocomico. Ebbe la fortuna di essere dallo stesso inviato, nel 1600, alla Corte di Francia per allietare le nozze di Enrico IV di Francia e Maria de’ Medici (genitori del futuro Luigi XIII). La compagnia, si chiamava dei comici Accesi ed era una compagnia particolare, perché per l’occasione dei festeggiamenti parigini era composta dal meglio dei comici italiani, fra questi Nicolò Barbieri in arte Beltrame, Piermaria Cecchini in arte Frittellino e altri comici famosi. La forte presenza scenica di Martinelli, Arlecchino, come continuerà a firmarsi fino alla morte, fu sempre un ostacolo alla buona pace delle compagnie comiche. Il Martinelli emergeva sempre rispetto agli altri, creandosi non poche inimicizie.
Altri arlecchini divennero molto famosi nel corso dei secoli, come ad esempio Dominique Biancolelli, (1636-1688), che conferì la celebrità definitiva alla maschera rendendo il personaggio dotato di finezza e arguzia, stilizzando la parlata e la mimica caratterizzandolo con una straordinaria agilità acrobatica.
Anche il costume cambiò diventando un’elegante vestito a losanghe colorate disposte ordinatamente, così come è a tutt’oggi. Nel teatro della Commedia dell’Arte  l’Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni andò in scena nel 1746 e pare sia la commedia di Goldoni più rappresentata al mondo. Il più celebre Arlecchino dei nostri tempi è quello interpretato dal grande Ferruccio Soleri che ha portato in scena Arlecchino servitore di due padroni nell’allestimento di Giorgio Strehler, per più di cinquanta anni.

Arlecchino tra storia e curiosità ultima modifica: 2017-02-21T11:11:38+01:00 da Gherardo Filistrucchi Parrucche e Trucco