A Carnevale ogni scherzo vale...
A Carnevale ogni scherzo vale...
Siamo in pieno carnevale, ci sembra giusto parlare di questa festa che è sicuramente la più divertente dell'anno; un momento in cui è possibile crea la propria maschera dando sfogo alla fantasia, truccandosi e camuffandosi; dove è possibile fare, ma anche ricevere, scherzi bonari; a Carnevale, si sa, ogni scherzo vale...
Come in tutte le feste è possibile anche gustare pietanze tipiche preparate solo per questa occasione: a Firenze, per carnevale, la schiacciata alla fiorentina e i cenci.
Ma cosa significa, come è nato, e perchè?
Per alcuni il vocabolo deriva dall’espressione latina carrum novalis (carro navale), una specie di carro allegorico a forma di barca con cui gli antichi romani inauguravano le loro commemorazioni. Nonostante sia foneticamente accettabile, questa teoria è contestata da molti ricercatori perché priva di un fondamento storico.
Carnem levare
Quasi di sicuro però deriva dall’espressione latina carnem levare, che letteralmente significa "privarsi della carne" poi successivamente diventata Carne, vale! (Carne, addio!), con cui nel Medioevo si indicava la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne a partire dal primo giorno di Quaresima, il “mercoledì delle ceneri”, sino al “giovedì santo”.
Le prime testimonianze
Le prime testimonianze del carnevale parlano di una festa caratterizzata da uno sregolato godimento di cibi, bevande e piaceri sensuali, in cui si sovvertiva l’ordine sociale vigente e si scambiavano i ruoli tradizionalmente imposti. Da qui, molto probabilmete il termmine “martedì grasso” o “giovedì grasso” (a Firenze chiamato Berlingaccio e dedicato ai bambini) con cui ci si riferisce all'ultimo abbondante banchetto prima di entrare nel periodo di digiuno e di astinenza della Quaresima.
Il Carnevale cambia sempre data
Il Carnevale cambia sempre data, inizia con il giorno dopo l'Epifania fino ovviamente al giorno prima dell'inizio della Quaresima. Per calcolare l'ultimo di carnevale bisogna proprio partire dalla Pasqua che, come sappiamo anche lei (anzi proprio lei!) cambia di anno in anno. Secondo la tradizione cattolica la Pasqua coincide con la prima domenica dopo il plenilunio di primavera. Partendo da questa data si sottraggono i quaranta giorni della Quaresima e si ha l'ultimo giorno di Carnevale, il martedì grasso appunto.
Mentre a Venezia...
A Venezia però non è sempre stato così. Ai tempi della Serenissima, durava dal 26 dicembre al mercoledì delle Ceneri (anche se talvolta il carnevale cominciava i primi di ottobre).
Nella città lagunare, il primo documento ufficiale che dichiara il Carnevale una festa pubblica è un editto del 1296, quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo il giorno precedente alla quaresima. Il Carnevale aveva l’obiettivo di concedere alla popolazione un periodo dedicato al solo divertimento e festeggiamenti attraverso l’anonimato garantito da maschere e costumi.
Carnevale, la festa caratterizzata dal travestimento
La festa di carnevale è caratterizzata dal travestimento. Tutti coloro che vi partecipano inventano la propria maschera dando sfogo alla propria fantasia, impersonificando personaggi storici, con appropriati costumi e parrucche, o di fantasia, inventando il costume e truccandosi debitamente.
Un tempo si vedevano sfilare maschere tipiche magari riprese dalla Commedia dell'Arte come Arlecchino, Pulcinella, Pantalone o dame e cicisbei settecenteschi. Oggi le maschere sono quelle riprese dai cosplay o, soprattutto nei più piccoli, quelle riprese dai personaggio dei cartoni animati, come il caso delle principesse Anna e Elsa di Frosen o i classici e intramontabili Superman, Spiderman e tanti altri...
E voi, quest'anno, da cosa desiderate mascherarvi?