MOSE’ IN EGITTO, regia M° Pier Francesco Maestrini, costumi M° Stefania Scaraggi, trucco e messa in opera parrucche equipe Filistrucchi è andato in scena al Teatro Pavarotti Freni di Modena, Teatro Municipale di Piacenza e al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia.
Mosè in Egitto si è conclusa la tournét di questa Opera Rossiniana per la regia del M° Pier Francesco Maestrini e costumi del M° Stefania Scaraggi. Dopo il debutto al Teatro Pavarotti Freni del 18 e 20 Ottobre 2024. L’allestimento di quest’Opera è andata in scena al Teatro Municipale di Piacenza il 25 e 27 Ottobre 2024 e al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia il 15 e 17 Novembre 2024.
L’equipe della bottega Filistrucchi, composta da Gherardo Filistrucchi (Capo trucco), Martina Alvisini, Marika Bianco, Martina Bertolani, Geanina Anca Dragan, Anna Lazzerini, Arianna Martino, Sofia Righi, Greta Shivitz, Elisabetta Zanieri, Francesca Zingaro si è occupata della realizzazione del trucco e della messa in opera delle parrucche.
Con questa opera lirica il Teatro Comunale di Modena ha proposto uno fra i più bei titoli seri di Gioachino Rossini in una nuova produzione che presenta per la prima volta al pubblico modenese l’Opera nella versione che il compositore mise in scena al San Carlo di Napoli nel 1818.
Alcuni Video
Alcuni Video
Le foto
riportiamo qui sotto alcune foto di scena e riprese video immortalate durante le prove, e gli spettacoli di questa tournét
Il Cast
Gioachino Rossini
MOSÈ IN EGITTO
Azione tragico-sacra in tre atti
Libretto di Andrea Leone Tottola
Versione Napoli, Ricordi
Mosè Michele Pertusi (18, 20, 25 e 27 Ottobre), Riccardo Zanellato (15 e 17 Novembre)
Osiride Dave Monaco
Faraone Andrea Pellegrini
Elcia Aida Pascu
Amaltea Mariam Battistelli
Amenofi Angela Schisano
Aronne Matteo Mezzaro
Mambre Andrea Galli
Direttore M° Giovanni Di Stefano
Regia M° Pier Francesco Maestrini
Direttrice di Scena M° Emilia di Stefano
Scene e video Nicolás Boni
Realizzate presso il Laboratorio di scenografia del Teatro Comunale di Modena
Costumi Stefania Scaraggi
Assistente ai costumi Paolo Vitale
Realizzazione figurini trucco Enea Bocchi
Trucco e messa in opera parrucche equipe Filistrucchi: Gherardo Filistrucchi (Capo trucco), Martina Alvisini, Marika Bianco, Martina Bertolani, Geanina Anca Dragan, Anna Lazzerini, Arianna Martino, Sofia Righi, Greta Shivitz, Elisabetta Zanieri, Francesca Zingaro.
Parrucche Audello Teatro
Luci Bruno Ciulli
Orchestra Filarmonica Italiana
Coro Lirico di Modena
Maestro del Coro Giovanni Farina
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
NUOVO ALLESTIMENTO
Sinossi Mosé in Egitto
Atto I
L’Egitto è avvolto nella sua penultima piaga, le tenebre, come punizione di Dio perché il Faraone rifiuta di permettere agli ebrei di lasciare la terra del Nilo per raggiungere la Terra Promessa oltre il Mar Rosso. Il Faraone decide di chiamare Mosè per far cessare il flagello, in cambio della libertà degli ebrei; nonostante Aronne gli abbia consigliato di non fidarsi del Faraone, Mosè prega a Dio e questi restituisce la luce all’Egitto tramite la verga dell’ebreo.
Osiride, figlio del Faraone, esprime il suo dolore per la partenza degli ebrei, soprattutto perché tra essi c’è la sua amata Elcia, e ordina dunque al fido Mambre di far ribellare il popolo egizio all’editto di Faraone. Istigato dal sacerdote, che non crede nel potere di Mosè, il popolo si raduna così sotto le mura del palazzo a chiedere che venga revocato il congedo agli Ebrei. Nonostante le proteste della moglie Amaltea, convertitasi all’oscuro di tutti, il Faraone li raggiunge mentre essi festeggiano, e dichiara loro che la partenza è annullata e che ogni tentativo di fuga sarà soffocato nel sangue. Irato, Mosè, dopo che i soldati del Faraone tentano di farlo arrestare, fa piovere la grandine e i fulmini (la settima piaga fu messa qui solo per dare un effetto teatrale alla fine dell’atto).
ATTO II
Per evitare la maledizione posta sulla sua testa, il Faraone annuncia la sua decisione di lasciare liberi gli ebrei. In seguito, il sovrano annuncia al figlio Osiride che la principessa d’Armenia è pronto a sposarlo, nonostante il figlio preferisca fuggire con Elcia. Aronne però scorge i due in quanto Osiride ha rapito Elcia e l’ha portata in una caverna, e avverte subito Mosè e la madre di Osiride, Amaltea, a cui stanno a cuore gli ebrei. Nella caverna, Oriside svela a Elcia i piani del padre per lui e suggerisce che i due si trasferiscano in campagna. Amaltea, le sue guardie e Aronne interrompono l’amplesso, ma rifiutano di separare i due giovani, mentre Osiride dichiara di voler rinunciare al trono.
In quel momento, il Faraone annuncia che la partenza degli ebrei è ritardata, a causa dell’attacco di Madianiti e Filistei; in realtà, lui stesso dichiara di aver di nuovo cambiato idea, temendo che gli ebrei sosterranno i nemici dell’Egitto. Mosè, irato, minaccia la morte di tutti i primogeniti egiziani, compreso Osiride, che verranno colpiti da un fulmine; il Faraone lo fa arrestare e, per proteggere almeno lui dalla profezia, pone Osiride come suo co-reggente e lo incarica di condurre la condanna a morte di Mosè. Elcia allora svela il suo amore con Osiride e prega il principe di lasciare libero il suo popolo, di diventare Re e di sposare la principessa d’Armenia. Osiride rifiuta e fa per uccidere Mosè, ma viene colpito da un fulmine e muore.
Atto III
Dopo aver attraversato il deserto, gli ebrei raggiungono le sponde del Mar Rosso, ma non riescono a continuare il loro viaggio verso la Terra Promessa. Mosè prega Dio perché egli dia agli ebrei un segno, ma poco dopo giunge la notizia che l’esercito del Faraone si sta avvicinando e gli ebrei cadono nel panico. Mosè tocca però le acque del Mar Rosso col suo bastone, ed esse si aprono per far passare gli ebrei. Mambre sopraggiunge e scaglia l’esercito nel varco tra le onde, ma subito queste si richiudono di colpo, sterminando l’esercito.