Maschera Giglio Fiorentino in cartapesta
La maschera del Giglio Fiorentino è un nostro manufatto totalmente realizzato e colorato a mano presso la nostra bottega in via Giuseppe Verdi a Firenze. Questo prodotto è realizzato in cartapesta impiegando strati di carta e colla vinilica pressati su un calco da noi interamente disegnato e realizzato. La maschera viene stuccata e colorata a mano impiegando materiali di prima qualità e tipo. La colorazione di questo prodotto che stiamo proponendovi è rossa ma possiamo realizzarla nella gamma cromatica che più desiderate. Le parti in oro sono create a foglia oro. Per rifinire la maschera usiamo a cera o fissanti trasparenti che la rendono lucida e resistente.
Perché questa maschera
In onore di Firenze abbiamo ideato e realizzato questa maschera in cartapesta indossabile raffigurante il Giglio, simbolo della nostra città. La maschera è interamente ideata, realizzata e colorata a mano presso la nostra bottega. Le parti in oro sono realizzate in foglia oro.
Cosa significa:
Il Giglio è il simbolo della città di Firenze fin dal secolo XI. Al contrario della blasonatura attuale anticamente i colori erano invertiti.
il Giglio nel periodo Romano
La sua origine è incerta, tra le varie leggende teorie vi è quella che vede derivare l’abbinamento della città (Florentia) con il fiore. Questo perché la sua fondazione da parte dei romani avvenne nell’anno del 59 a.C., durante le celebrazioni per l’avvento della primavera. I festeggiamenti in onore alla dea Flora (Ludi Florales o Floralia – giochi e competizioni pubbliche) si svolgevano dal 28 aprile al 3 maggio. L’associazione tra i festeggiamenti e il nome venne spontanea come accadde successivamente tra il nome e i fiori numerosi che crescevano intorno; un’altra leggende vede derivare nome e simbolo dal mitico fondatore Fiorino, pretore romano, morto durante l’assedio di Fiesole.
L’origine nome è incerto
Il giaggiolo (“Iris germanica var. florentina”, detto giglio di Firenze o giaggiolo bianco) è una specie che cresce numerosa e florida nei dintorni della città e da qui con tutta probabilità discende il simbolo della citta. In merito al giaggiolo vi è da dire che esso ebbe sempre vari significati allegorici e non si può perciò escludere che l’adozione del giglio quale simbolo della città sia da ricondurre a una manifestazione di culto mariano risalente forse al IX secolo. Il giaggiolo veniva già usato come propria insegna dai fiorentini alla prima crociata. I colori attuali risalgono al 1251 quando i Ghibellini, in esilio da Firenze, continuavano a ostentare il simbolo di Firenze come proprio. Fu allora che i Guelfi, che controllavano Firenze, si distinsero dai propri avversari invertendo i colori che poi sono rimasti fino ai giorni nostri. Nel 1252 compare sulla prima emissione del fiorino.
Ai tempi del Comune di Firenze, il giglio era il simbolo della città, talvolta rappresentato su uno scudo retto dalla zampa di un leone (il cosiddetto marzocco). In seguito venne imposto ai territori sotto il dominio fiorentino (e ancora oggi il simbolo di Castelfiorentino e Scarperia ad esempio), ma con l’importante differenza di essere privo degli stami, organi atti alla riproduzione.
Il giglio nel ‘800
Il tradizionale simbolo fiorentino subì nel 1809 un tentativo di sostituzione del governo napoleonico che, con un decreto del 13 giugno 1811, provò a imporre un nuovo simbolo per Firenze: una pianta di giglio fiorito su un prato verde e uno sfondo argentato sormontato da un capo di rosso a tre api d’oro (il capo indicava l’appartenenza di Firenze alle classe delle grandi città dell’impero napoleonico le cosiddette bonne ville). Il dissenso fiorentino non fece dare seguito al decreto. Il 22 maggio 1928 una deliberazione del podestà richiese il riconoscimento di stemma e gonfalone al governo che fu accordata dal capo del governo con il decreto sopra riportato. In seguito, con il Regio Decreto del 24 ottobre 1933 № 1440 fu imposto l’inserimento del capo del Littorio, eliminato poi nel 1944.