Il Prodotto:

La maschera dello Zanni in cuoio è un manufatto interamente realizzata e colorata a mano ed eseguita con pellame in concia naturale.

Lo Zanni nella commedia dell’arte

Il nome di Zanni, come Zuan, è una versione veneta del nome Gianni. Era un nome molto diffuso nel contado veneto-lombardo da dove venivano la maggior parte dei servitori dei nobili e dei ricchi mercanti veneziani.

Lo Zanni è un personaggio fra i più antichi della Commedia dell’Arte. La stessa commedia dell’arte ai suoi primordi, alla fine del XVI secolo, veniva definita anche Commedia degli Zanni. Nel 1559 Anton Francesco Grazzini, poeta e drammaturgo fiorentino, compose il canto carnascialesco De’ Zanni e de’ Magnifichi. Il nome di Magnifico era l’antico nome della maschera veneziana di Pantalone. Il Grazzini aveva presente evidentemente i primi canovacci degli attori di strada che improvvisavano delle dispute fra servo e padrone. Questo tipo di canovacci erano chiamati Contrasti comici o anche Ludi Zanneschi.

L’evolversi della maschera

Ben presto la maschera di Zanni lasciò strada a servitori che divennero più importanti con nomi propri che li distinguessero. Quindi nacquero i primi zanni (servi astuti) come Frittellino, Beltrame e Brighella; i secondi zanni (quelli sciocchi) molto più famosi a causa della bravura degli attori che li rappresentavano e l’impatto che avevano sul pubblico fra i più famosi Arlecchino, Pulcinella, Mezzettino e Truffaldino.

Questa maschera ebbe anche un’eco europea visto che in Germania si trasformò nel personaggio di Hans Wurst, cioè la traduzione di uno dei tanti appellativi della maschera italiana, quella di Zan Salsiccia. In Inghilterra, ha dato origine al termine zany che, come aggettivo, ha il significato di “spregiudicato e stravagante, ma in modo divertente” , mentre, come sostantivo, serviva a indicare, in passato, un pagliaccio che si produceva in imitazioni buffe delle azioni di un altro clown al quale fungeva da spalla comica.

Prima di sdoppiarsi nelle due tipologie di servo furbo e sciocco, Zanni era un personaggio a sé stante e che viveva di vita propria.

Le testimonianze iconografiche lo mostrano come il classico villano, con un costume a falde larghe color beretino (cioè una sorta di canapa non trattata, quindi di un colore beige, tendente al giallo o al grigio), l’abito normalmente indossato dai contadini durante il lavoro nei campi, un cappello particolare largo intorno alla testa ma soprattutto con una visiera lunga, un po’ come quello dei goliardi universitari di qualche decennio fa.

La sua maschera è rappresentata di cuoio bianco o quantomeno più chiara rispetto alle maschere nere come quelle di Pantalone o dello stesso Arlecchino.

Caratteristiche del personaggio

Zanni è fortemente legato alla terra, alla vita rurale, simbolo per eccellenza del carattere grezzo e volgare del contadino. Egli più che un uomo assomiglia ad un animale per i suoi modi di fare, dato che i suoi motori istintivi principali sono il sesso e la fame. Esistono due tipi in particolare di Zanni: quello astuto e veloce e quello sciocco e lento.

 

fonte storica tratta da Wikipedia

 

Zanni maschera in cuoio ultima modifica: 2018-05-07T12:49:25+02:00 da Gherardo Filistrucchi Parrucche e Trucco