Filistrucchi laboratorio colorazione maschere in cartapesta alla Mostra Internazionale dell’Artigianato 2025

Filistrucchi Laboratorio colorazione maschere in cartapesta 29 Aprile 2025 ore 17,00, MIDA 89° edizione Mostra Internazionale dell'Artigianato

Il trucco della maschera

Grazie ad ARTEX Centro per l'Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, il prossimo 29 Aprile dalle 17,00 Gherardo terrà, all'interno della Mostra Internazionale dell'Artigianato, un laboratorio pratico sulla colorazione di alcune maschere bianche già prodotte in precedenza. Il laboratorio, nato assieme ad ARTAX, ha lo scopo di dare la possibilità, alle dieci persone che parteciperanno a questo nostro progetto, di dare sfogo alla creatività e all'immaginazione per decorare la propria maschera. Dopo una brevissima racconto sul perché la maschera veniva e viene utilizzata in teatro e nel mondo dello spettacolo, verranno distribuiti pennelli e colori ai partecipanti che decoreranno le maschere bianche, già precedentemente realizzare, a proprio gusto e piacere.
Per la bottega è un piacere poter mettere a disposizione la propria esperienza e trasmettere quindi le conoscenze della Bottega Scuola Filistrucchi (BS0983), riconosciuta dalla Regione Toscana, ai partecipanti di questo breve laboratorio che si svolgerà all'interno di questa edizione della Mostra Internazionale dell'Artigianato.

A cura di Gherardo Filistrucchi

Organizzato da: Artex Centro per l'Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana

Dove: MIDA 89° edizione Mostra Internazionale dell'Artigianato. 29 Aprile 2025 ore 17,00. Prenotazione obbligatoria presso ARTEX

La maschera simbolo del teatro

Simbologicamente il teatro è sempre stato identificato con la maschera.

Dobbiamo tornare ai tempi dell'antica grecia quando nelle rappresentazioni teatrali l'attore, nella stessa opera, interpretava più personaggi. Per tale esigenza nacque la maschera che gli attori cambiavano velocemente in scena con un sol gesto. Erano maschera che riproduceva i vari “caratteri” del personaggio: dall'età, al volto di donna (che a quei tempi non recitava), di giovinetto o di vecchio, dai sentimenti di dolore a quelli di gioia o di tristezza.

Come erano fatte, brevi cenni

A quel tempo le maschere erano generalmente fatte in tela gessata, in legno o pelle avevano tutte la caratteristica comune di avere una bocca molto grande per fare udire meglio la voce dell'attore nei grandi teatri del tempo. Le maschere avevano occhi, naso, sopracciglia molto marcati nel segno. Questo perché da lontano questi tratti assumessero le dimensioni reali del volto. Le maschere erano fornite anche di capelli di vario colore, a seconda del personaggio da rappresentare; avevano barbe più o meno lunghe e di foggia varia. Su una parte della maschera era presente una pretuberanza, chiamata onkos, che permetteva all'attore, impugnandola, di cambiare velocemente la maschera.

Filistrucchi laboratorio colorazione maschere in cartapesta alla Mostra Internazionale dell’Artigianato 2025 ultima modifica: 2025-04-17T19:18:09+02:00 da Gherardo Filistrucchi Parrucche e Trucco