GIOVANNA D’ARCO regia Paul-Emile Fourny è andata in scena al Teatro Pavarotti Freni di Modena. Trucco Filistrucchi. Repliche al Teatro Valli di Reggio Emilia il 26 e 28 Novembre 2021

GIOVANNA D’ARCO regia Paul-Emile Fourny, figurini Giovanna Fiorentini è andata in scena al Teatro Pavarotti Freni di Modena. Trucco Filistrucchi. Repliche al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia il 26 e 28 Novembre 2021

Giovanna D’Arco è andata in scena al Teatro Pavarotti-Freni di Modena lo sorso 19 e 21 Novembre. Trucco a cura di Filistrucchi e della sua equipe. L’Opera verrò replicata al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia il 26 e 28 Novembre prossimi, Vi aspettiamo!

Con Giovanna D’Arco il Teatro Teatro Pavarotti-Freni di Modena prosegue nella volontà di riportare in scena pagine meno rappresentate del repertorio lirico; La scelta di quest’Opera Verdiana, frutto della coproduzione fra il Comunale di Modena e I Teatri di Reggio Emilia, arriva a Modena dopo un lungo periodo di assenza che risale alla stagione lirica 1979-1980.

Caratteristica di questo allestimento è l’ambientazione scenica attraverso l’uso innovativo di effetti e proiezioni video; con le parole del regista Paul-Emile Fourny “Quest’opera comprende una grande successione di scene in diversi luoghi: il villaggio di Dom-Remy, la foresta, i campi di battaglia, il castello, la cattedrale. In termini di set costruiti, questo rappresenterebbe un compito molto pesante e complicato. Abbiamo quindi optato per l’idea del video, che ci permette di spostarci rapidamente da un luogo all’altro.”

La direzione dell’Orchestra è affidata al M° Roberto Rizzi Brignoli, artista di fama internazionale che vanta collaborazioni con Teatro alla Scala, Opera di Roma, Teatro Verdi di Trieste, Rossini Opera Festival, Sferisterio di Macerata, Opera di Francoforte, Opera di Bilbao, La Fenice di Venezia, Deutsche Oper di Berlino.

Ecco alcune foto scattate durante le prove, la prima e replica di Modena
Il cast

Il personaggio di Giovanna è stato affidato a Vittoria Yeo, soprano allieva di Raina Kabaivanska che ha già interpretato il ruolo al Festival Verdi di Parma e che si è esibita sotto la direzione di Riccardo Muti al festival di Salisburgo e con la Chicago Symphony Orchestra.
Nel ruolo di Carlo VII Amadi Lagha che già abbiamo truccato, lo scorso anno, in occasione di Tosca, regia M° Stefano Monti, al Puccini Festival di Torre del Lago. Tra le altre collaborazioni che Lagha può vantare troviamo l’Arena di Verona, Teatro Carlo Felice e Savonlinna Festival.
Giacomo invece è stato interpretato dal baritono Devid Cecconi, protagonista a Modena nella recente produzione di Rigoletto per la regia del M° Fabio Sparvoli, e attivo in teatri quali Opera di Roma, Bayerische Staatsoper, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Massimo di Palermo e Teatro alla Scala di Milano nonché la stessa Tosca precedentemente citata.
Delil è stato interpretato da Alessandro Lanzi
Nel ruolo di Talbot il basso Ramaz Chikviladze che già abbiamo truccato in occasione di Rigoletto per la regia del M° Fabio Sparvoli.

Giovanna D’Arco

Musiche di Giuseppe Verdi, dramma lirico in un prologo e tre atti di Temistocle Solera.

Riportiamo qui sotto il cast completo di questo allestimento.

Carlo VII Amadi Lagha
Giovanna Vittoria Yeo
Giacomo Devid Cecconi
Delil Alessandro Lanzi
Talbot Ramaz Chikviladze

Direttore M° Roberto Rizzi Brignoli
Regia M° Paul-Emile Fourny
Scene e luci Patrick Méeüs
Costumi Giovanna Fiorentini
Videomaker Virgile Koering
Coreografie Aurélie Barre
Danzatori Agora Coaching Project_a cura di MM Contemporary Dance Company
Marek Brafa, Pietro Di Salvo, Daniele Natale, Alessio Saccheri, Melissa Venturi

Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini
Coro Lirico di Modena
Maestro del coro M° Stefano Colò
Soprani: Elisa Bonora, Annalisa Ferrarini, Barbara Favali, Beatrice Ghezzi, Francesca Nascetti, Keiko Kawano, Maria Komarova, Patrizia Negrini, Silvia Tiraferri, Asako Ukimura.
Mezzosoprani: Sabrina Ciavattini, Barbara Chiriacò, Grazia Gira, Paola Leveroni, Elisa Pellacani
Contralti: Laura De Marchi, Sezan Gumustekin, Monica Manferdini, Lucia Paffi, Elisa Gentili
Tenori primi: Carlo Bellingeri, Matteo Bortolotti, Andrea Corradini, Luca Favaron, Marco Mignani, Manfredo Meneghetti, Michele Pinto
Tenori secondi: Lorenzo Carazzato, Franco Boer, Matteo Monni, Andrea Parmeggiani, Nicola Enrico Zagni
Baritoni: Riccardo Ambrosi, Paolo Floris, Romano Franci, Diego Ghinati
Bassi: Stefano Cescati, Davide Ronzoni, Paolo Marchini, Alessandro Zanilli
Ispettore del coro Pier Andrea Veneziani

Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Allestimento Opéra-Théâtre de Metz Eurometropole

Direttore di scena Claudia Capo
Maestri collaboratori Elisa Montipò, Lorenzo Masoni
Assistente alla Direzione Artistica e Maestro Collaboratore Francesca Pivetta
Segreteria di Direzione Sara Ferrari
Responsabile Amministrativo, contabilità e bilancio Stefania Natali
Gestione personale artistico Francesca Valli
Gestione personale tecnico e amministrativo Claudia Bergonzoni
Maestro collaboratore alle luci Isabella Gilli
Responsabile allestimenti e palcoscenico Gianamaria Inzani
Responsabile produzione Marco Galarini
Tecnici macchinisti Catia Barbaresi (coordinatrice) Jacopo Bassoli, Francisco Cuzzi, Paolo Felicetti, Giacomo Genesini, Alessandro Gobbi, Gabriele Lazzaro, Antonio Maculan, Simone Messina, Filippo Parmeggiani (aiuto Macchinista)
Tecnici elettricisti Andrea Ricci (coordinatore) Fabrizio Gargani, Andrea Generali, Daniele Giampieretti, Marcello Marchi, Mauro Permunian, Alessandro De Ciantis (aiuto elettricista)
Tecnico audio-video-fonico Pierluigi Ugolotti
Attrezziste Lucia Vella (referente), Francesca Paltrinieri
Sartoria Alessandro Menichetti (referente), Alice Trenti, Federica Serra (aiuto sartoria) Carlos Salasan (aiuto sartoria)
Scene, Costumi, attrezzeria,  Opéra-Théâtre de Metz Eurometropole
Service video S.R. service di Andrea Riva & C,
Tecnico video Manuel Bressan
Soprattitoli Enrica Apparuti

Trucco Filistrucchi, Gherardo Filistrucchi (coordinatore), Greta, Lucia, Lucrezia, Sandy, Sofia, Sofia, Valentina, Vivien.

Ci scusiamo se, involontariamente, abbiamo scordato qualcuno

Truccare, imparruccare e acconciare in sicurezza

Anche per questo nuovo allestimento scenico il nostro intervento di trucco, acconciatura e imparruccamento sarà svolto in sicurezza secondo i protocolli anti covid della bottega dei quali già vi abbiamo parlato in questo articolo.

Sinossi

Villaggio di Dom-Remy, 1429. Il popolo piange le sorti della Francia: re Carlo VII, dopo avere sognato la Vergine che lo invitava a deporre le armi, decide di abdicare.
Spinta da un gruppo di angeli che le sono apparsi in sogno, Giovanna persuade il re Carlo VII a metterla al comando delle truppe francesi, che poi conduce alla vittoria contro gli inglesi. Sospettata però di stregoneria da suo padre Giacomo, viene da lui consegnata al nemico per essere bruciata sul rogo.

Prologo

A Domremy, nel 1429, Carlo VII annuncia che intende lasciare il trono al re d’Inghilterra, ovvero di smettere di combattere, dal momento che nel sogno gli è apparsa la Vergine che gli ha ordinato di deporre le armi e l’elmo nel bosco. Non appena il Re spiega questo sogno, viene informato dell’esistenza di una cappellina dedicata appunto alla vergine e sita nel bosco. Decide così di andarvi e di deporre le armi. Nella foresta vi è un umile ovile, abitazione di Giacomo e Giovanna. Giovanna ritorna dalla Cappellina della Vergine sconfortata per la sua impotenza a combattere e per la Francia che sta, momento dopo momento, per essere sottomessa dagli inglesi.

Entra in casa e si addormenta. Durante il sonno viene avvolta da una schiera di spiriti malvagi, i quali la tentano a lasciarsi vincere dalle gioie della gioventù. Subito dopo però, accompagnato dal ritorno in cielo della luna, a Giovanna vengono in visita una schiera di spiriti Eletti, i quali le annunciano che il suo più grande desiderio si sta per avverare: potrà anche lei finalmente combattere, ma non dovrà accogliere in cuore alcun affetto profano.

Giovanna si sveglia di soppiatto e si dirige frettolosamente verso la cappella della Vergine; lì vi trova un elmo e delle armi, ma anche il Re che le aveva poco prima deposte. A questo punto Giovanna si barda a guerra e s’annuncia al re come colei che libererà la Francia. Intanto, Giacomo da una finestra di casa vede la scena e pensa che il Re con l’aiuto del demonio sia riuscito a conquistare la figlia; mentre Giovanna lascia il suo ovile, Carlo comincia ad innamorarsi.

Atto I

Scena I
Luogo rupestre presso Reims
I soldati inglesi piangono la sconfitta giunta dopo tante vittorie ed assieme al loro comandante Talbot discutono la via di fuga. Improvvisamente, appare Giacomo, il quale promette ai nemici di suggerire la causa delle loro sconfitte.
Scena II
Nel giardino della reggia di Reims, Giovanna esce dalla stanza dove è in corso la festa per la vittoria in cerca di una boccata d’aria. Qui essa decide di ritornare alla propria abitazione nella foresta. Improvvisamente è raggiunta da Carlo, il quale le confessa il suo amore, «puro e spirituale», Giovanna inizialmente rifiuta, ma poco dopo ammette di ricambiare l’amore di Carlo. Non appena questo accade, Giovanna è investita da una sorta di delirio: gli spiriti celesti le ricordano la rinuncia ad ogni amore profano che lei stessa aveva offerto a prezzo di vestire l’armatura. Arrivano nel giardino i servi che festanti chiamano il re da incoronare e Giovanna da onorare nella cattedrale. Carlo prega per Giovanna, la quale viene inondata da una schiera di spiriti malvagi che esultano per la vittoria contro l’anima della donna guerriera.

Atto II

Piazza di Reims, a sinistra la cattedrale di S. Dionigi
La folla inneggia alla vergine guerriera. Arriva intanto la processione composta da Ufficiali del Re, Grandi del regno, Araldi, paggi, fanciulle, Marescialli, Deputati, Cavalieri e Dame, Magistrati, Alabardieri e Guardie d’onore alla fine della quale vi sono Carlo e Giovanna i quali entrano nella chiesa. Nelle vicinanze c’è Giacomo che ricorda il suo dramma di padre tradito. Carlo ormai incoronato re esce dalla chiesa e annuncia che questa verrà dedicata a Giovanna. Improvvisamente avanza Giacomo, che accusa la figlia dinnanzi a tutti di rapporti con il demonio. Giovanna, sapendo che era venuta meno alla rinuncia dell’amore terreno, non sa come discolparsi: maledetta da tutti (tranne che dal Re) la fanciulla si getta nelle braccia del padre il quale la purificherà con il rogo.

Atto III

Giovanna è imprigionata in una rocca inglese, dalla sua cella ode i suoni della battaglia che è ancora in corso e immagina il re circondato dalle truppe nemiche. Entra Giacomo, al quale Giovanna rivolge una preghiera: chiede che le sue catene siano spezzate e confessa di aver amato per un istante solo Carlo ma di essere sempre stata fedele a Dio. Giacomo, una volta compresa la purezza della figlia, le infrange le catene e la invia a combattere contro gli inglesi, Giovanna esce precipitosamente dalla rocca e si inoltra nella battaglia.

Arrampicato sulla vetta della torre Giacomo osserva la figlia che combatte a fianco del re e scaccia gli inglesi. I francesi hanno vinto ed il re entra festante nella rocca perdonando il vecchio pentito. Delil, però, annuncia che Giovanna durante la battaglia è morta, Carlo profondamente costernato, vaneggia. Vede avanzare lentamente la salma della cara ormai defunta trasportata da un corteo. D’improvviso, quasi miracolosamente, Giovanna si alza riconosce il re e il padre e chiede la sua bandiera. Afferratala, vede aprirsi il cielo e discendere la Vergine Maria, essa trasfigura e muore, compianta da tutti ed accolta dagli spiriti eletti.

GIOVANNA D’ARCO regia Paul-Emile Fourny è andata in scena al Teatro Pavarotti Freni di Modena. Trucco Filistrucchi. Repliche al Teatro Valli di Reggio Emilia il 26 e 28 Novembre 2021 ultima modifica: 2021-11-22T01:11:18+01:00 da Gherardo Filistrucchi Parrucche e Trucco