ADRIANA LECOUVREUR regia Italo Nunziata sarà in scena
al Teatro Pavarotti-Freni di Modena 11 e 13 Marzo 2022.
Repliche 18 e 20 Marzo 2022 al Teatro Municipale di Piacenza.
Trucco e messa in opera parrucche Filistrucchi
ADRIANA LECOUVREUR andrà in scena il prossimo 11 e 13 Marzo 2022 al al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, Direttore M° Aldo Sisillo, regia del M° Italo Nunziata, costumi M° Artemio Cabassi.
L’Opera verrà replicata al Teatro Municipale di Piacenza il 18 e 20 Marzo 2022.
L’equipe della bottega Filistrucchi si occuperà del trucco e la messa in opera delle parrucche per le prove e spettacoli di Modena e Piacenza.
Una nuova avventura si prospetta e l’equipe Filistrucchi è felice ed entusiasta di poter collaborare.
Alcune foto scattate durante le prove di questi giorni
Il cast di Adriana Lecouvreur
Adriana Lecouvreur
di Arturo Collauti su musiche di Francesco Cilea
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Teatro Regio di Parma
Adriana Lecouvreur Maria Teresa Leva
Maurizio Luciano Ganci
Michonnet Claudio Sgura
La principessa di Bouillon Teresa Romano
L’abate di Chazeuil Saverio Pugliese
Il principe di Bouillon Adriano Gramigni
M.lle Dangeville Shay Bloch
M.lle Jouvenot Maria Bagalà
Poisson Stefano Consolini
Quinault Steponas Zonys
Un maggiordomo Manfredo Meneghetti
Direttore M° Aldo Sisillo
Regia Italo Nunziata
Scene Emanuele Sinisi
Costumi Artemio Cabassi
Luci Fiammetta Baldiserri
Regista assistente e coreografo Danilo Rubeca
Direttore di scena Claudia Capo
Maestri collaboratori Elisa Montipò, Maria Giallombardo
Maestro alle luci Isabella Gilli
Orchestra dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini
Coro Lirico di Modena
Maestro del coro M° Stefano Colò
Soprani Silvia Buson, Annalisa Ferrarini, Miriam Gorgoglione, Barbara Favali, Francesca Nascetti, Keiko Kawano, Maria Komarova, Patrizia Negrini, Silvia Tiraferri, Asako Uchimura
Mezzosoprani Barbara Chiriacò, Matilde Lazzaroni, Elisa Pellacani, Paola Leveroni
Contralti Donatella Vigato, Sezen Gumustekin, Elisa Gentili, Lucia Paffi
Tenori primi Carlo Bellingeri, Matteo Bortolotti, Roberto Carli, Luca Favaron, Manfredo Meneghetti, Fabio Tamagnini
Tenori secondi Franco Boer, Lorenzo Carazzato, Matteo Monni, Nicola Enrico Zagni, Baritoni Riccardo Ambrosi, Paolo Floris, Romano Franci, Diego Ghinati, Bassi Massimo Carrino, Luca Marcheselli, Paolo Marchini, Giovanni Bertoldi
Corpo di ballo Agnese Biavati, Marek Brafa, Filippo Cosso, Letizia Melchiorre, Lorenzo Molinaro, Rossana Samele
Mimi Ermelinda Pansini, Elena Rossetti, Gabriele Anzaldi
Trucco e messa in opera parrucche Equipe Filistrucchi: Gherardo Filistrucchi (capo trucco), Martina Alvisini, Geanina Anca Dragan, Valentina Giannettoni, Eleonora Gobbo, Tiziana Lucarini, Raquel Mijangos Barredo, Sandy Lee Pereyra Orosco, Sofia Righi, Greta Shivtz.
Parrucche Audello Teatro srl
Responsabile allestimenti e palcoscenico Gianmaria Inzani
Responsabile di produzione Marco Galarini
Tecnici macchinisti Catia Barbaresi (coordinatore) Jacopo Bassoli, Mauro Brecciaroli, Paolo Felicetti, Giacomo Genesini, Alessandro Gobbi, Antonio Maculan, Simone Messina, Filippo Parmeggiani (aiuto macchinista)
Tecnici elettricisti Andrea Ricci (coordinatore) Max Dallaglio, Andrea Generali, Daniele Giampieretti, Marcello Marchi, Mauro Permunian, Alessandro De Ciantis (aiuto elettricista)
Tecnico audio-video-fonico Pierluigi Ugolotti
Attrezzista Lucia Vella (referente), Francesca Paltrinieri, Costanza Piazza (aiuto attrezzista)
Sartoria Alessandro Menichetti (referente) Giulia Giannino, Alice Trenti, Aiuto sartoria Agnese Rabatti, Carlos Salazar, Federica Serra
Scene Fondazione Teatro Comunale di Modena
Scenografi realizzatori Keiko Shiraishi (coordinatrice), Emanuele D’Antonio
Costruttori Mauro Brecciaroli, Simone Messina, Filippo Parmeggiani
Attrezzeria Fondazione Teatro Comunale di Modena
Costumi ArteScenica
Calzature Calzature Epoca
Sovratitoli Enrica Apparuti
NUOVO ALLESTIMENTO
Invito all’Opera
Ingresso libero via Goldoni 1 (obbligo di Green Pass)
In collaborazione con Associazione Amici dei Teatri Modenesi
10 marzo ore 18,00
Presentazione a cura di Alberto Mattioli – Autore, critico musicale e giornalista de La Stampa
Sinossi
Atto primo
Foyer della Comédie-Française.
Parigi, 1730. Nel backstage della Comédie-Française, il direttore di scena Michonnet e la compagnia si preparano alla rappresentazione in cui si esibiranno sia Adriana Lecouvreur che la sua rivale, Mademoiselle Duclos, protetta dal Principe di Bouillon. Il nobile protettore e l’abate de Chazeuil entrano cercando Duclos, e Michonnet gli riferisce che si trova nel suo camerino intenta a scrivere un biglietto. Il Principe incarica l’abate di intercettare la missiva. Rimasto solo con Adriana, Michonnet decide di dichiararsi alla giovane. Adriana però, non immaginando nulla, gli confida di essere innamorata di Maurizio. Michonnet esce mortificato ed entra Maurizio, in realtà il conte di Sassonia (non un semplice alfiere come l’attrice aveva inteso: egli, per motivi politici, vuole tenere celata la sua identità). I
due si danno appuntamento al termine dello spettacolo e Adriana gli regala un mazzo di violette come pegno del suo amore. L’abate riesce a intercettare la lettera della Duclos, in cui chiede un incontro con Maurizio per un “affare d’alta politica” la sera stessa, nella villa che il principe le ha regalato. Deciso a smascherare gli amanti, il Principe fa recapitare comunque il biglietto e organizza una festa alla villa per quella sera. In realtà la Duclos ha solo fatto da tramite per l’amica, la
moglie del protettore: è infatti la Principessa di Bouillon ad aspettare il conte al villino. Maurizio, ricevendo la lettera, decide di incontrare la Principessa che lo ha aiutato a perseguire le sue ambizioni politiche e manda un biglietto ad Adriana per annullare il loro appuntamento. Quest’ultima è sconvolta, ma quando il Principe invita tutta la compagnia degli attori al villino della Duclos lei accetta.
Atto secondo
Una villetta della Duclos.
La Principessa attende con ansia Maurizio alla villa. Al suo arrivo, le violette che il conte porta al petto la fanno ingelosire: per non uscire dalle grazie della sua protettrice Maurizio finge siano un regalo per lei. La Principessa teme una rivale in amore e cerca di strappare a Maurizio il nome della nuova amante, ma l’arrivo improvviso del Principe, dell’abate e degli attori interrompe la discussione: la donna, temendo l’ira del marito, si nasconde in uno stanzino. Maurizio teme che il Principe abbia intuito l’identità della dama nascosta e si prepara a un duello, ma il nobile, convinto della presenza della Duclos, si congratula con lui per la sua ultima conquista. Adriana appare. È stupita di apprendere che il conte di Sassonia è Maurizio stesso, ma perdona il suo inganno. Quando Michonnet entra in cerca di Duclos, Adriana suppone che Maurizio sia venuto alla villa per un incontro segreto con lei, ma lui le assicura che la donna che si nasconde nella porta accanto non è la Duclos. Il suo incontro con lei, dice, era puramente politico e devono organizzare la sua fuga. Fidandosi di lui, Adriana accetta di aiutarlo. Nella confusione che segue, né Adriana né la Principessa si riconoscono, ma dalle poche parole che vengono pronunciate ciascuna donna capisce che l’altra è innamorata di Maurizio. L’improvviso arrivare di qualcuno fa partire la Principessa che fuggendo perde un braccialetto che viene raccolto e consegnato ad Adriana.
Atto terzo
Il palazzo Bouillon.
Mentre sono in corso i preparativi per una festa nel suo palazzo, la principessa si chiede chi potrebbe essere la sua rivale. Arrivano degli ospiti, tra cui Adriana. La Principessa riconosce nella voce della giovane quella della donna che l’ha aiutata a fuggire. I suoi sospetti sono confermati quando fingendo che Maurizio sia stato ferito in un duello, vede Adriana trasalire; si riprende rapidamente, però, quando Maurizio entra in sala illeso e intrattiene gli ospiti con i racconti delle sue imprese militari. Durante la rappresentazione di un balletto la principessa e Adriana si riconoscono come le due rivali. Quando Adriana mostra il braccialetto il Principe riconosce essere quello di sua moglie. Per distrarre l’attenzione, la Principessa suggerisce ad Adriana di recitare un monologo: la giovane sceglie un passo della Phèdre di Racine, in cui l’eroina denuncia i peccatori e le donne adultere, e indirizza la performance sulla Principessa. Quest’ultima giura vendetta.
Atto quarto
La casa di Adriana.
Adriana si è ritirata dalle scene delusa dall’amore, consolata dal solo Michonnet. I colleghi della Comédie le fanno visita e cercano di convincerla a tornare in scena. Le viene consegnata anche una scatola apparentemente inviata da Maurizio: quando Adriana la apre trova il mazzo di violette e interpreta il gesto come un segno che il loro amore è finito. Bacia e annusa i fiori, poi li getta nel fuoco. Qualche istante dopo arriva Maurizio. Adriana, ancora offesa ma lieta di rivedere l’amato,
riceve da lui una proposta di matrimonio. Accetta con gioia ma improvvisamente impallidisce e inizia a delirare. Michonnet e Maurizio capiscono che le violette avvelenate erano state mandate dalla Principessa di Bouillon e assistono impotenti alla morte di Adriana.